cassate di ricotta
É quasi Pasqua e mai come quest'anno il cibo dedicato a questa ricorrenza diventerà fondamentale per celebrarla.
Tutte le manifestazioni, le processioni e la messa non avverranno e qui, al Sud, dove tutto l'insieme è sentitissimo non solo da chi è praticante ma anche da chi si sente partecipe di un rito di gioia e di speranza con un approccio più laico, sentirà una mancanza, un vuoto, quella sensazione di aver perso qualcosa, e questo mette un po' paura.
L'interruzione del rito, di qualcosa di scontato ci mette davanti alla non rassicurante condizione umana e della sua caducità.
E come potremo vivere questo momento in cui dopo la morte atroce di Cristo si celebra una Resurrezione?
Anche noi ci sentiremo tutti quanti in una condizione di una vera e propria Passione e confidiamo nel momento in cui tutto questo finirà?
O che questa Pasqua 2020, possa essere la promessa di una gioia che necessita però di una riflessione profonda di ognuno di noi, sulla nostra condizione e solo dopo questa presa di coscienza, potremo sperare nella gioia di una resurrezione?
Già, il cibo. In generale, in questo periodo di reclusione forzata, esso ha rappresentato la nostra via di fuga, il nostro conforto, ciò che ci rassicura e ci dà calore, sopperisce all' assenza di chi amiamo.
Se pensiamo che nei lager nazisti, le donne parlavano di ricette, nonostante l'orrore, perchè era l'unico modo di mantenere un contatto con la realtà, l'altra, quella della loro vita, il prima. Così parlavano delle ricette tradizionali per ogni festa ebraica.
Ora, non me ne vogliate per il paragone che potrebbe sembrare offensivo perchè noi viviamo un momento difficile ma che supereremo senza memoria di orrore.
Volevo solo sottolineare come anche solo il pensiero del cibo possa essere sempre un'ultima speranza per sentirsi legati ancora alla vita.
Quindi, con i dovuti distinguo, volevo rimarcare il potere del cibo, sia nel suo semplice essere raccontato o nella funzione di nutrimento, nel piacere che esso dà, nel modo con cui coinvolge la nostra vita, e credo anche, in alcuni casi la determina.
Quest'anno, mai come prima, portare a tavola le ricette tipiche pasquali avrà un valore maggiormente simbolico, sarà l'unico nostro modo di celebrare la festa. In questo sta il suo potere, ci dà il senso della realtà e non ci fa perdere la strada, ci conforta, ci rassicura.
Essendo questo un blog di cucina, ed essendo anche siciliana, non potevo non proporvi uno dei dolcetti tipici della Pasqua modicana ma Iblea, in generale, le Cassatedde di Pasqua, cassate di ricotta, da non confondere con la più famosa, sontuosa e stucchevole cassata siciliana.
Un ripieno di ricotta, buccia di limone, zucchero e cannella in un involucro di pasta. Semplice, delicato, buono.
Qui trovate il video della mia prima diretta fb dalle pagine di Scale del Gusto
https://www.facebook.com/655788014528595/posts/2781628478611194/
Per chi non è delle mie parti, vi consiglio di farle se amate sperimentare ricette di altre regioni.
Cassate di ricotta
500 g di farina di semola
1 uovo
4g lievito di birra
180ml /200ml di acqua
sale
olio evo
mezzo cucchiaio di succo di limone (serve a dare elasticità alla pasta)
1Kg di ricotta di pecora o vaccina
buccia di limone
cannella
zucchero secondo i gusti (150g)
un po' di latte per montare la ricotta
zucchero a velo
Fate la fontana con la farina, al centro sciogliete il lievito di birra in un po' di acqua tiepida, rompete l'uovo, sbattetelo con un pizzico di sale.
Cominciate a intridere la farina con il resto dell'acqua, aggiungete il succo di limone, fino a quando non avrete una consistenza soda.
Fate una fossetta e aggiungete mezzo cucchiaio d'olio. Continuate a lavorare per una decina di minuti fino ad aver un impasto liscio.
Coprite a campana con una ciotola e lasciate riposare.
Nel frattempo prendiamo la ricotta, la lavoriamo con un po' di latte aiutandoci con una frusta, aggiungiamo lo zucchero, la buccia di limone e la cannella, tutto secondo i vostri gusti.
Riprendete l'impasto, sgonfiatelo un po' e stendetelo e a uno spessore tale da reggere il ripieno. Ritagliate la pasta in tanti cerchi da 8.5 cm dipende quanto abbiate voglia di farle piccole.
A centro mettete la ricotta avendo cura di lasciare dello spazio intorno. La parte di pasta lasciata libera verrà tirata su e pizzicata.
Qui trovate un video in cui si vede la formatura.
https://www.youtube.com/watch?v=05LRidFAbco
Accendete il forno a 200°C.
Disponete le cassate su una leccarda ricoperta di carta forno, abbassate a 180°C la temperatura e infornate. Consiglio di metterle nella parte bassa del forno.
Controllate la cottura in base al carattere bizzoso di ogni forno, potrà impiegare anche 20 min.
Lasciate raffreddare e cospargete di zucchero a velo e cannella.
Buona Pasqua
Nella ricetta della mia famiglia si metteva anche la tuma, quest'anno però le farò solo di ricotta vista la difficoltà negli spostamenti. Io le adoro, non è Pasqua senza cassate!
RispondiEliminaThannks great blog
RispondiElimina