maccheroni di borragine al ferretto con macco di fave

Quando ci sono delle belle giornate di sole dopo settimane di pioggia, tra l'abbondante e il diluvio, se si ha la fortuna di vivere in campagna o di fare anche una semplice passeggiata, ci si ritrova circondati da tante erbe spontanee che normalmente vengono catalogate come infestanti. 
In effetti lo sono, soffocano, magari, i fiori del giardino o le piante dell'orto ma, come la vita ci insegna, bisogna sempre fare di un problema un'opportunità e allora, se tali piante sono sì infestanti, quanto fortunatamente commestibili, beh allora non resta che utilizzarle. 

Seguii questa filosofia con questo pane profumato all'ortica, qui, o con il pesto, sempre di ortica qui
L'ortica è la più antipatica da maneggiare tra le erbe infestanti, mentre l'altra sua compagna di avventure (spesso le si trova vicine, come delle simpatiche comari) la borragine, lo è molto meno, punge un po, ma direi che è quasi piacevole e poi con quei fiori così carini le si perdona tutto (sono ottimi in un'insalata).
La borragine l'ho usata già per fare dei tortelli (che buoni!) o l'ho cucinata, ripassata con un po' di pomodoro secco, basilico e aglio come contorno o come base di una frittata.

La borragine, assieme alla cicoria selvatica o al finocchietto, viene usata per accompagnare il macco di fave (zuppa di fave secche che poi si schiacciano per diventare un purè, macco, appunto da ammaccare).

Questo connubio, nella ricetta che oggi vi propongo, l'ho mantenuto ma giocando un po' con i ruoli. Mentre il macco di fave è rimasto tale, la borragine l'ho trasformata e le ho dato una forma, l'ho resa pasta, in un formato casereccio, che si trova in Sicilia in diverse grandezze ma che comunque si trova in tutto il sud Italia.
Ecco che così ho formato dei  maccheroni o (maccarrunedda) mettendo la borragine nell'impasto che diventa gustoso, profumato e perfetto per accompagnare il macco di fave.

Piatto unico delizioso per le giornate di freddo invernali in cui si ha solo voglia di stare a casa e farsi corroborare da pietanze calde e saporite.

Adesso mi direte, ma come si fanno i Maccheroni di borragine al ferretto?
Per questo troverete un video qui sul canale you tube 
Vedrete le mie  manine che sfilano maccheroni o maccarrunedda!
Comunque troverete qui sotto anche delle foto con un passo passo.


Maccheroni di borragine al ferretto con macco di fave

Per il macco
400g di fave secche decorticate
una carota
una cipolla piccola
un cucchiaino di semi di finocchio
una foglia di alloro
3 foglie di salvia
una punta di un peperoncino (facoltativo)
sale
pepe
olio evo

Per i maccheroni 
250g di farina di semola di grano duro
50g di borragine già cotta e strizzata (equivale a un bel mazzo di borragine fresca)
sale
acqua q.b.


Iniziamo con l'impasto.
Prendete la borragine e tritatela con la mezzaluna. 
Mettete la farina sulla spianatoia, create un buco centrale e inserite la borragine.
Iniziate a impastare e se l'umidità della borragine è insufficiente per legare tutta la farina, iniziate a versare un po' d'acqua.
Unite un pizzico abbondante di sale.
Lavorate fino ad avere un impasto sodo, facile da lavorare.
Formate una palla e mettete a riposare sotto una ciotola capovolta.



Passiamo al macco di fave.

Pestate leggermente i semi del finocchio.
Su un tagliere riducete a dadini la cipolla e la carota.
In una pentola mettete due cucchiai d'olio, i semi di finocchio, l'alloro, la salvia e il peperoncino.
Lasciate scaldare dolcemente, quando sentirete il profumo dei semi di finocchio unite la carota e la cipolla.
Lasciate che la cipolla diventi translucida e a quel punto unite le fave secche. 
Fatele insaporire e poi unite tanta acqua calda da ricoprirle fino a due dita in più.
Mettete il coperchio lasciando una fessura, il fuoco sarà lento e lasciate cuocere.

Riprendiamo il nostro impasto.
Ne ricaviamo una palla, il resto dell'impasto lo rimettiamo sotto la ciotola, e cerchiamo di creare dei cordoncini.


li tagliamo a una lunghezza di circa 6 cm (potete anche farli più piccoli)
e con l'aiuto di uno stecco di legno, va bene quello che si usa per gli spiedini o se avete un vecchio ferro da calza (come si faceva una volta, da qui il nome...)
formate i maccarrunedda.
Incidete al centro mettendo lo stecco sul rotolino e fate rotolare verso di voi.
Qui trovate il video .


Man mano che fate i maccarrunedda, sistemateli su un vassoio infarinato.

Intanto controllate che i macco sia arrivato a cottura, nel caso aggiungete dell'altra acqua, ma in 40 minuti dovrebbe essere cotto.
Schiacciatelo un po', aggiustate di sale e di pepe.

In una pentola portate a ebollizione dell'acqua e cuocete i maccheroni.
Uniteli al macco, assieme a una mestolata di acqua di cottura, girate per bene e servite.
Completate con un bel giro d'olio evo.



Commenti

  1. Una bella rivisitazione del macco con la borragine che preparava mia mamma.

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