passato di broccoli e patate, bacon al timo e arancia...mangiamoci il passato!
A quella domanda risposi che dipendeva dal tipo di passato.
La mia interlocutrice rimase interdetta e versò comunque una mestolata nel mio piatto.
Io non mi opposi ma non lo mangiai subito e cominciai a giocare con la parola "passato".
In italiano è il sostantivo che qualifica un tempo (come presente e futuro) e per estensione lo si usa per vissuto (ciò che è stata la nostra vita fino ad adesso), o può significare una zuppa di verdure passata, appunto, al "passaverdura" o con il minipimer.
In un food blog sarebbe più consono parlare della seconda accezione e infatti ne parlerò lasciandovi una ricetta davvero buona, semplice e non laboriosa, perfetta anche per la feste come apertura del pasto o più abbondante, come primo piatto principale. Senza bacon, diventa un'alternativa vegana profumata e assai soddisfacente.
Si dice che siamo ciò che mangiamo come, del resto, siamo anche il nostro passato (quello che siamo oggi lo dobbiamo a tutto ciò che ci è capitato prima).
Se si mangia il passato di verdure possiamo, per estensione, pensare di mangiare anche il nostro passato?
Potrebbe risultare più pesante rispetto a un passato di verdure, ma credo che lasciarlo lì, a lavorare per conto suo, ignorarlo, sarebbe peggio.
Se lo mangiamo abbiamo il tempo di metabolizzarlo e di sperare che il nostro sistema sia in grado di espellere ciò che va eliminato: la rabbia accumulata, il dolore, la paura, tre elementi indigesti che appesantiscono il nostro incedere.
Questa triade è stata molto presente nell'anno che sta per chiudersi.
É stato l'anno delle rivelazioni negative, delle delusioni e dell'amarezza, della perdita di tutto ciò che fino a quel momento rappresentava la mia tranquillità.
Ho subito delle cattiverie gratuite, delle umiliazioni da chi non me lo sarei mai aspettata. Non è stato facile, anzi, tanti i momenti di sconforto, di autocommiserazione e un continuo susseguirsi di situazioni negative che sembravano non finire mai.
Ancora la prospettiva è confusa e tutto ancora risulta pesante, per cui mi auguro e vi auguro di mangiare il passato, di masticarlo bene, di farlo elaborare bene dai succhi gastrici (non disperare se la digestione risulterà un po' lenta) così da diventare esperienza mentre rabbia, dolore e paura siano espulsi definitivamente, così da alleggerire il cammino verso il nuovo.
Davvero confido nel nuovo anno, in un nuovo corso, capace di ridare fiducia e un pizzico di serenità.
AUGURI!
Passato di broccoli e patate con bacon al timo e sesamo all'arancia
(per 4 persone)
2 piedi di broccolo
una grossa patata
un porro
150g di bacon in un'unica fetta
un'arancia
timo fresco (se non ce l'avete, non usate quello secco che trovate in commercio, è davvero pessimo)
sesamo
sale
pepe
olio evo
In una casseruola portate dell'acqua a bollore, salatela e tuffatevi le cime dei broccoli e la parte meno coriacea dei gambi.
In un'altra casseruola mettete dell'olio, il porro fatto a listelle sottili e la patata a pezzetti.
Una volta ben rosolati è il tempo giusto per unirvi le cime di broccolo aiutandovi con una schiumarola.
Proseguite aggiungendo delle mestolate di acqua di cottura dei broccoli e portate a cottura.
Passate al mixer, delicatamente (altrimenti la patata diventerebbe collosa e rovinerebbe tutto). Aggiustate la consistenza aiutandovi con altro brodo, se necessario, salate e pepate.
Dall'arancia, grattugiate la buccia e spremete il succo. In un padellino tostate il sesamo, fate attenzione che non si bruci, ritiratelo e mettetelo in una ciotola assieme alla scorza grattugiata e coprite in modo da non disperdere l'aroma. Nello stesso padellino rosolate i pezzetti di bacon, sfumate con parte del succo d'arancia, spegnete e aggiungete il timo.
Servite il passato in ciotole individuali, mettete i pezzi di bacon in cima e cospargete di sesamo.
P.S. diventa vegano se togliete il bacon. Perde un po' di carattere ma rimane comunque molto profumato.
Commenti
Posta un commento