di come non m'innamorai subito della lingua francese e... mini quiche al sesamo con ricotta e spinaci
























Chi mi conosce sa del mio amore per la Francia, la sua cultura, il suo territorio, la sua cucina. Eppure il mio primo impatto con la cultura francese non fu dei migliori.

Avevo appena finito le elementari e iniziavano le iscrizioni per la scuola media.
Allora, non so adesso come sia, si poteva scegliere una lingua straniera tra francese e inglese. Tutti quell'anno scelsero l'inglese, tra cui me.  Questa passione unanime per la lingua di Shakespeare mise a rischio la cattedra dell'insegnate di francese.
Fu così che, con atto d'imperio e quindi del tutto arbitrario, senza nessun criterio di selezione, fui messa in una classe in cui veniva insegnato il francese.

Non la presi benissimo. Vissi quell'episodio come un atto d'ingiustizia e ciò si ripercosse sul mio rendimento. Il primo anno riuscì a malapena a raggiungere la sufficienza.
Già al secondo le cose migliorarono nonostante la professoressa avesse dei forti pregiudizi nei miei confronti e tra le conjugation des verbs irregulier, l'accent aigu, grave et circonflexe e la difficoltà, in quanto meridionale fino al midollo, di pronunciare le "e" chiuse, mi appassionai a questa lingua. Al terzo anno, durane gli esami, mi fecero i complimenti per la mia preparazione.

Questa storia un po' assomiglia a certi matrimoni imposti di una volta in cui, per fortuna, poi, pian piano, riusciva a sbocciare un sentimento appassionato.
Così è stato per me con la lingua francese.
Negli anni m'impegnai a conoscerla meglio per poter affrontare testi di autori che amavo molto. Così scoprii i suoi luoghi, le sue architetture, il suo cibo, il suo spirito e fu passione travolgente per la Francia. E lo è tutt'ora e non è un caso che alcuni miei più cari amici siano francesi.

Essendo questo un blog di cucina non posso che parlarvi di una delle mie ricette salva cena/pranzi di festa che devo alla cultura gastronomica francese.

La torta salata che in Italia normalmente cuciniamo con la pasta sfoglia, in Francia viene realizzata con una pasta base assai facile, rapida e molto versatile, cioè la pasta brisée.
Ottima anche per i dolci (la famosa  Tarte Tatin vuole questo tipo di pasta e non la sfoglia) e per tutti i ripieni salati,  può essere facilmente personalizzata così come ho fatto io in questa ricetta , aggiungendo del sesamo tostato.

Già vi avevo proposto una versione di quiche estiva qui. e in cui vi raccontavo di come la brisée entrò nella mia vita.
Nella ricetta di oggi ve la propongo in formato individuale, ottima da servire per le cene dei giorni di festa, con ingredienti più invernali, ma che strizzano l'occhio all'estate per la presenza dei pomodorini secchi, del basilico.


Quiche mignon al sesamo con ricotta e spinaci 

Per la pasta brisée (per 4 stampi da tartelletta di 12cm di diametro)

300g farina 00
150g burro
una manciata di sesamo leggermente tostato
acqua fredda q.b.
sale
legumi secchi per la cottura in bianco

Per la farcitura

600g di spinaci
500g ricotta vaccina iblea
un uovo
150ml latte
3 cucchiai di grana padano
uno scalogno o un cipollotto
uno spicchio d'aglio
qualche foglia di basilico
6 pomodorini secchi
pepe nero
olio evo

Nel robot da cucina mettete la farina e il burro a pezzi. Date qualche giro fino a quando non otterrete del briciolame. Potete procedere anche a mano.
A questo punto trasferite il tutto sulla spianatoia, unite il sesamo e il sale sciolto in po' d'acqua.
Compattate le briciole con gesti rapidi aiutandovi con l'acqua fredda, fino a ottenere una palla che avvolgerete nella pellicola e che metterete in frigo. Lasciate riposare un'ora.

Prendete gli spinaci, mondateli e lavateli. 
In un tegame assai ampio mettete a scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio e i pomodori secchi. Lasciate insaporire fino a quando i pomodorini non sono rinvenuti, ritirateli dal tegame e metteteli da parte. 
A questo punto nello stesso tegame e olio mettete lo scalogno (o il cipollotto) tagliato sottile, appena risulta trasparente, tiratelo via e aggiungetelo ai pomodorini.

Sciacquati gli spinaci tuffateli nello stesso tegame e fateli cuocere per qualche minuto, lasciandoli al dente. Eliminate tutta l'acqua che si è formata, premendoli delicatamente e unite i pomodorini e lo scalogno messi da parte. Date un giro con il cucchiaio e spegnete.

Prendete la ricotta e montatela con il latte, aggiungete l'uovo sbattuto con un po' di sale, il grana, il basilico e date un bel giro di pepe. 

Accendete il forno a 170°C. 
Prendete la brisée, la stendete sulla spianatoia  a uno spessore di 3 mm, la ritagliate a un diametro un po' più grande rispetto agli stampi da tartelletta che utilizzerete. 
Rivestite gli stampi, bucherellate per bene e ricoprite con della carta forno su cui metterete dei fagioli secchi.
Lasciate in forno per circa 15 minuti.
Liberate dai legumi il "guscio" di brisée, lasciate intiepidire e farcite con la ricotta e gli spinaci. Infornate per circa 20 minuti nella parte bassa del forno.
Lasciate intiepidire e servite.

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