ArchiChef Night 2016-Milano, quando cibo e architettura s'incontrano
Mercoledì 6 aprile, nello spazio del ristorante "The Stage" (Mad Men style e per questo bellissimo) in piazza Gae Aulenti a Milano, al piano superiore dello Store di Replay, si è svolta la cena in cui 5 studi di architettura hanno potuto sperimentare le loro 5 ricette, il tutto coadiuvato dagli chef del ristorante, Angelo Mancuso e Giovanni Filomeno.
L'iniziativa, che si chiama ArchichefNight che ha visto anche quest'anno una numerosa partecipazione, è ideata e promossa dall'agenzia Towant.
Milano è stata la città da cui è partita l'edizione 2016, per poi proseguire a Roma a maggio, Londra a luglio, Palermo a ottobre, Bolzano a dicembre.
L'architettura, il design sono sempre stati amici della cucina: ideazione e progettazione degli strumenti e degli spazi ma, anche nell'ambito ancora più specifico, quello delle ricette, dei piatti come nel caso del food design che nasce già nell'Ottocento come esigenza dell'industria alimentare per ottimizzare il packaging.
Il cibo visto come possibilità di un progetto (ricetta) o come progetto esso stesso (singolo ingrediente) in tal senso Bruno Munari diceva dell'arancia: "l’arancia è un oggetto quasi perfetto dove si riscontra l’assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo."
Incontro, quindi, quasi necessario tra questi due aspetti della nostra vita e che, a livelli diversi, sono capaci di condizionarla.
Del resto, cucina e architettura, sono accomunate da un unico obiettivo, quello di far stare bene le persone e per ciò non si può prescindere, in ambedue i campi, da Creatività, Estetica e Cura.
Naviglio di Levante dello studio Alberto Gigli Architetto
Questa ricetta nasce dall'amore che i due soci, Alberto Gigli e Stefano Scianamé, hanno per l'Adriatico, mare di cesura tra Oriente e Occidente, Nord e Sud d'Italia e che idealmente si unisce a Milano attraverso il Naviglio di Levante:
Lasagne di pasta fillo colorata allo zafferano, inframmezzate da una crema di ricotta di capra, cime di rapa, finocchietto, timo e salvia, fritta o essiccata a ricordare il trabucco, e un rivolo di pbrodetto di pesce all'anconetana.
Torta Sacher scomposta dello studio Peter Pichler Architecture
Questa reinterpretazione di un classico della pasticceria viennese è proposta da Peter che vissuto tra Bolzano, dove è nato, e Vienna dove conseguirà la sua laurea, non poteva non pensare a questa torta ricca e sontuosa nei sapori ma semplice e rigorosa nell'apparenza. Così Peter ha pensato bene di scomporla, modificandone anche le consistenze. Diverse strisce alternate di mousse al cioccolato e crema pasticciera l'albicocca accolgono dei triangoli di gelatina di albicocca, del crumble di pan di Spagna al cioccolato speziato, albicocche essiccate alla vodka e foglie di menta.
La strana coppia: caviale di pepe e limone su tartare di ricciola al profumo di arancia e finocchi
proposta dallo studio Progetto CMR. Questa ricetta parte da un pensiero che si basa sullo stupore (sfere di limone e pepe) sull'internazionalità (un piatto che va bene per qualsiasi cultura) e sulla filosofia crudista (gli ingredienti di prima qualità sono tutti crudi).
Cubetti di ricciola, accolgono una fetta d'arancia su cui si adagia del finocchietto selvatico che anticipa fettine di finocchio, a completare sfere di limone e pepe. Tutto il piatto è condito con un'emulsione di salsa di soya e olio evo.
Questa ricetta nasce dall'amore che i due soci, Alberto Gigli e Stefano Scianamé, hanno per l'Adriatico, mare di cesura tra Oriente e Occidente, Nord e Sud d'Italia e che idealmente si unisce a Milano attraverso il Naviglio di Levante:
Lasagne di pasta fillo colorata allo zafferano, inframmezzate da una crema di ricotta di capra, cime di rapa, finocchietto, timo e salvia, fritta o essiccata a ricordare il trabucco, e un rivolo di pbrodetto di pesce all'anconetana.
Torta Sacher scomposta dello studio Peter Pichler Architecture
Questa reinterpretazione di un classico della pasticceria viennese è proposta da Peter che vissuto tra Bolzano, dove è nato, e Vienna dove conseguirà la sua laurea, non poteva non pensare a questa torta ricca e sontuosa nei sapori ma semplice e rigorosa nell'apparenza. Così Peter ha pensato bene di scomporla, modificandone anche le consistenze. Diverse strisce alternate di mousse al cioccolato e crema pasticciera l'albicocca accolgono dei triangoli di gelatina di albicocca, del crumble di pan di Spagna al cioccolato speziato, albicocche essiccate alla vodka e foglie di menta.
gli chef in piazza Gae Aulenti - credits Luca Trevisani
La strana coppia: caviale di pepe e limone su tartare di ricciola al profumo di arancia e finocchi
Cubetti di ricciola, accolgono una fetta d'arancia su cui si adagia del finocchietto selvatico che anticipa fettine di finocchio, a completare sfere di limone e pepe. Tutto il piatto è condito con un'emulsione di salsa di soya e olio evo.
The DINN!er dello studio DINN!. Un'idea semplice che dà massima libertà al commensale che potrà scegliere tra due tipologie di stile gastronomico: italiano o fusion, a loro volta suddivise in delicato e deciso. Un piatto di risotto in bianco, dal gusto neutro, servito con queste quattro opzioni:
Italiano Deciso: Seppia, Asparagi e arancia
Italiano Delicato: Gambero Blu, Vaniglia e Limone
Italiano Deciso: Seppia, Asparagi e arancia
Italiano Delicato: Gambero Blu, Vaniglia e Limone
Fusion Deciso: Salmone, Avocado e Wasabi
Fusion Delicato: Ricciola, Alga Wakame e saké
Hannibal dello studio C14. La ricetta ha come base il controfiletto di cervo, animale simbolo del logo dello studio, da qui l'idea che il commensale mangerà simbolicamente i membri dello studio stesso.
Il controfiletto di cerco è marinato nella Tequila e nel succo di lime (mi viene il sospetto che i componenti dello studio amino i Margarita), coriandolo e spezie, servito con una crema di cipolle rosse, topinambur, acciughe, mirtilli e accompagnato da dadi di polenta grigliata.
Fusion Delicato: Ricciola, Alga Wakame e saké
credits Luca Trevisani
Hannibal dello studio C14. La ricetta ha come base il controfiletto di cervo, animale simbolo del logo dello studio, da qui l'idea che il commensale mangerà simbolicamente i membri dello studio stesso.
Il controfiletto di cerco è marinato nella Tequila e nel succo di lime (mi viene il sospetto che i componenti dello studio amino i Margarita), coriandolo e spezie, servito con una crema di cipolle rosse, topinambur, acciughe, mirtilli e accompagnato da dadi di polenta grigliata.
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