già tutto parla di settembre e...coniglio in agrodolce
Appunto, tutto parla di settembre tranne il mio blog, abbandonato al suo destino e non aggiornato da più di un mese, mai successo prima d'ora.
La pioggia, l'aria fresca, il caldo inaspettato che ritorna, quasi a darci una falsa speranza, la luce, il colore del mare, i programmi e i buoni propositi per l'anno che verrà (sono rimasta a quando andavo a scuola...), tutto parla di questo mese che adoro. E così finalmente, in una giornata leggermente ventosa trovo quel po' di tempo per tornare a scrivere su questo blog, non prima di aver preparato la colazione ai miei ospiti e fatto un giro per l'uliveto (quest'anno produzione minima). Ritorno con una ricetta tipica della mia zona. Non a caso ho scelto questo piatto, è stato molto presente nei menù estivi per i miei ospiti, assieme alla caponata, alla parmigiana e a tante altre cosette buone tipiche (e non solo) della mia zona. L'estate è stata intensa e impegnativa, mi sono tuffata in questa avventura del b&b e sono soddisfatta, anche se molto stanca. Ho conosciuto tante persone, ho in mente tanti visi, sguardi, una gran confusione linguistica in testa (mi è capitato di esprimermi, nella stessa frase, in francese, italiano, inglese e siciliano) e anche tante ricette: ho chiesto ai miei ospiti di lasciarmi una loro ricetta, la ricetta dei loro ricordi d'infanzia o quella preferita o quella che gli riesce meglio. Un giochetto che tutti hanno apprezzato, anche chi con la cucina ha un rapporto quasi platonico, salvo il momento in cui mettono la tazza di caffè a scaldare nel microonde. Anche questa tipologia di persone aveva comunque un ricordo, legato a un sapore, a un odore che gli dava l'ispirazione per scrivere gli ingredienti della ricetta o anche solo il nome. Bello vedere le loro facce che si sforzavano di ricordare e poi, come per incanto, ecco la ricetta della zia, della nonna, di un piatto legato al paese d'origine dei genitori o dei bisnonni. Ancora l'avvventura non è finita e non so quanto durerà, perchè nella mia vita mai che ci sia qualcosa di definitivo. Mi sto abituando a questa incertezza e soprattutto cerco di portarmi dietro un souvenir di quello che è stato, non con nostalgia (sarebbe ingombrante) ma come un mattoncino che costruisce quella che ogni giorno divento o che sarò in futuro... ah già, si chiama esperienza.
Ho avuto delle soddisfazioni che hanno dato energia alla mia autostima sempre un po' sottotono, e comincio a crederci pure io che così male non sono ;-))) qui parlano di me
http://thechicagochic.com/2013/08/25/sicily/
Le foto sono della mia ospite Nancy Rahman
Qui sotto, il mio allievo americano Tyson mentre lavora l'impasto per i ravioli. Altra bellissima esperienza.
Così è passata la mia estate e adesso devo pensare a organizzare la festa del mio quarantesimo compleanno. è una data importante, non credete?
Ah già la ricetta. Il nome di questo piatto in dialetto è ''cunigghiu 'a stimpirata'', è molto profumato per via del sedano e della menta, lo si può arricchire con altre verdure e altri aromi e va mangiato tiepido o meglio, a temperatura ambiente (in caso ci si trovi d'estate) in quanto è in agrodolce e secondo me, questo tipo di combinazione da caldo non ha la stessa gradevolezza che si ha con una temperatura un po' più bassa.
Cunigghiu 'a stimpirata
1,2 kg coniglio a pezzi
2 carote
qualche costa di sedano (circa 60 g)
una cipolla
una manciata di capperi
2 spicchi d'aglio
una manciata di olive verdi
1 foglia di alloro
10 foglie di menta o qualcosa in più
30 g di aceto + qualche cucchiaio per lavare il coniglio
50 g di zucchero o una cucchiaiata di miele
un peperoncino
brodo se necessario
sale
pepe
olio
Lavate nell'aceto il coniglio. Tamponate bene con la carta da cucina. In un tegame fate scaldare un cucchiaio d'olio e rosolate per bene il coniglio, facendolo dorare. Fatto questo mettetelo da parte e nel fondo della rosolatura, mettete un cucchiaio d'olio se occorre, la foglia di alloro, l'aglio e il peperoncino tagliato in due. Fate insaporire per bene e aggiungete la cipolla affettata, la carota e il sedano tagliato a rondelle sottili. Lasciate cuocere per una decina di minuti in caso dovesse asciugare, aggiungete dell'acqua.
Togliete l'aglio, aggiungete il coniglio e le olive verdi a pezzetti. Coprite a metà con il brodo e lasciate cuocere a fuoco lento fino a che la carne del coniglio risulti tenera. Quando il tutto risulterà ben cotto e con poco liquido, aggiungete le foglie di menta, aumentate la fiamma e bagnate con l'aceto in cui avrete fatto sciogliere lo zucchero (o il miele). Fate evaporare bene e spegnete.
Laciate riposare per almeno 6 ore prima di servire. Questo è uno di quei piatti, come la parmigiana, la caponata, la peperonata e comunque tutti i piatti in cui vi sono tanti ingredienti, che hanno bisogno di riposo per gustarli al meglio. Questo lo spiego dicendo che tutti gli ingredienti hanno bisogno di conoscersi meglio tra loro per dare ognuno il meglio di sé e fare bene la loro parte, come in un'orchestra.
2 spicchi d'aglio
una manciata di olive verdi
1 foglia di alloro
10 foglie di menta o qualcosa in più
30 g di aceto + qualche cucchiaio per lavare il coniglio
50 g di zucchero o una cucchiaiata di miele
un peperoncino
brodo se necessario
sale
pepe
olio
Lavate nell'aceto il coniglio. Tamponate bene con la carta da cucina. In un tegame fate scaldare un cucchiaio d'olio e rosolate per bene il coniglio, facendolo dorare. Fatto questo mettetelo da parte e nel fondo della rosolatura, mettete un cucchiaio d'olio se occorre, la foglia di alloro, l'aglio e il peperoncino tagliato in due. Fate insaporire per bene e aggiungete la cipolla affettata, la carota e il sedano tagliato a rondelle sottili. Lasciate cuocere per una decina di minuti in caso dovesse asciugare, aggiungete dell'acqua.
Togliete l'aglio, aggiungete il coniglio e le olive verdi a pezzetti. Coprite a metà con il brodo e lasciate cuocere a fuoco lento fino a che la carne del coniglio risulti tenera. Quando il tutto risulterà ben cotto e con poco liquido, aggiungete le foglie di menta, aumentate la fiamma e bagnate con l'aceto in cui avrete fatto sciogliere lo zucchero (o il miele). Fate evaporare bene e spegnete.
Laciate riposare per almeno 6 ore prima di servire. Questo è uno di quei piatti, come la parmigiana, la caponata, la peperonata e comunque tutti i piatti in cui vi sono tanti ingredienti, che hanno bisogno di riposo per gustarli al meglio. Questo lo spiego dicendo che tutti gli ingredienti hanno bisogno di conoscersi meglio tra loro per dare ognuno il meglio di sé e fare bene la loro parte, come in un'orchestra.
adoro il coniglio perchè fa parte del mio background famigliare di sicuro provo la tua ricetta.bellissime foto di un posto incantato
RispondiEliminaChissà perchè, ma anch'io ho abbinato una ricetta col coniglio all'arrivo dell'autunno!!! Bellissime le foto e la ricetta davvero invitante!!!
RispondiElimina@Lucy grazie! io amo molto il coniglio,potremmo scambiarci le ricette.
Elimina@ Mila, sarà perchè con i primi (presunti) freddi viene voglia di piatti che debbano cuocere lentamente! Grazie e a presto
Che belle le foto e si cominciamo a pensare all'autunno. Buonissimo il coniglio così preparato. Un abbraccio.
RispondiEliminaTi seguo su bloglovin
Che belle foto che ci proponi!!! Anche io adoro settembre e l'autunno e sono proprio felice che sia arrivato anche se qui in sicilia fa ancora molto caldo!! Il tuo coniglio è delizioso come del resto tutto quello che vedo in questo blog. Quindi mi unisco ai tuoi lettori per non perderti di vista e aspetto le prossime ricette :) Se ti va di passare da me per scambiare quattro chiacchere sei la benvenuta!
RispondiEliminahttp://ledeliziedelmulino.blogspot.it/
@Giovanna, mi sembra inevitabile e poi io ti rispondo in pieno autunno scoccato...Un abbraccio anche a te
Elimina@ Cuoca pasticciona, passo sicuramente da te. Io sono andata al mare anche oggi, quindi autunno si fa per dire...
Ciao mi chiamo Tiziana trovo questo tuo blog molto interessante ed ricco di consigli utili in cucina e al tempo stesso molto simpatico . Da oggi tua follower +g. Mi farebbe piacere se anche tu passassi da me per regalarmi un tuo follower +g e qualche consiglio per questa mia nuova avventura nel web. Ciao http://lacucinadipitichella.blogspot.it
RispondiEliminaElisa bella!!!che piacere rivederti anceh se solo in foto!in realtà mi manca la possibilità di rivederci non sai quanto e tutti i tuoi racconti legati alla tua casa e agli ospiti che la popolano fanno crescere in me una gran voglia di scappare e venirti a trovare. Spero di riuscire. Assolutamente!E poi c'è questa ricetta come al solito il tuo tocco l'ho riconosco nell'accostamento e nella presenza di alcune spezie!non vedo l'ora di provarlo :-) un bacio grande
RispondiEliminamamma ho fatto un erroraccio pauroso con h!!!!
RispondiElimina@Tiziana, Grazie, come vedi non sono stata puntuale nella risposta ma passo subito da te, mi scuso!
Elimina@Laura ma stai tranquilla! Ma quando verrai a trovarmi e sperimentiamo insieme ricette siciliane e abruzzesi? tanti baci
adoro il coniglio! gnamgnam molto invitante e visto il pranzetto di oggi (yogurt bianco) direi che sarebbe un'ottima cena
RispondiEliminacomplimenti anche per la presentazione