di deliri notturni e...pasta con crema di carote profumata
cosa posso dire per accompagnare questa ricetta? Vi descrivo questo periodo un po' bizzarro? La cosa più bella è che mi sto divertendo un mondo a ospitare persone a casa, fino ad oggi (per carità ancora ho avuto solo 5 esperienze) ho incontrato persone speciali, con alcuni sono nati rapporti di amicizia con altri, causa la lingua straniera, rapporti comunque intensi se consideriamo gli sguardi e gli abbracci affettuosi al momento dei saluti. Sono sempre stata ottimista riguardo alle persone, nonostante abbia avuto anch'io la mia dose di delusione, amarezza, sdegno (magari con le persone che sentivi più vicine), forse mi entusiasmo troppo e alla fine eccola lì, la delusione. Forse è l'aspetto infantile del mio carattere, anche se solo così riesco a cogliere la bellezza sia essa in uno sguardo, in un dipinto, in una melodia...sì lo so che qualcosa del genere l'ho già scritta ma è come se oggi mi chiedessi se è una questione di sensibilità (leggi infantilità) o presuppone anche qualcosa altro. Forse si è sempre troppo schiacciati da schemi, paradigmi, paure da non riuscire a cogliere la spontaneità di un gesto che non abbia nessun fine, scopo se non quello di essere così e basta? Gli schemi ci rendono sordi e ciechi, quindi la sensibilità non è sufficiente, occorre anche la libertà da essi? Beh, allora l'impresa si fa più ardua e chissà quante volte s'interpreta in un modo del tutto diverso un gesto, una frase o anche un'opera d'arte, incasellandoli in chissà quale scomparto mentale.
Ciò che mi ha sempre terrorizzato, fin da quando ero piccola, è che potessi essere fraintesa e questo mi ha portato ad essere sempre franca e spontanea, sempre nei limiti del garbo e del rispetto, ça va sans dire, però ho capito che non basta, l'interlocutore deve essere capace di accogliere tale franchezza o si rischia l'effetto opposto: non serve a nulla e forse complica ulteriormente le cose.
Beh, ho posto abbastanza domande mi fermo qua se no continua questo delirio, sarà che è già mezzanotte, sarà che il sistema della mia banca on-line non mi fa pagare l'IMU bloccando la schermata, sarà che mi rendo conto di trascurare questo blog e gli amici connessi....insomma è un periodo che possiamo definire sospeso? forse...non lo so, non ho idea...però vi lascio una ricetta semplice, veloce e gustosissima
Pasta con crema di carote profumata
400 g di pasta lunga (linguine o vermicelli o quello che preferite)
4 carote medio piccole
2 generose cucchiaiate di ricotta
misto erbe aromatiche: menta, erba cipollina, basilico, prezzemolo, maggiorana
1 cucchiaiata di mandorle a filetti tostate
pepe nero macinato al momento
olio evo
sale
Prendete una casseruola e riempitela d'acqua e portatela a bollore. Nel frattempo pulite le carote, tagliatele a dadini e buttatele nell'acqua bollente che avrete salato. Fate cuocere una decina di minuti, il tempo che diventino morbide. recuperatele con un mestolo forato e passatele con un mixer a immersione aggiungendo un filo d'olio d'oliva. Aggiungete le erbette e la ricotta, date un veloce colpo di mixer e la crema per condire la pasta è pronta. Scolate la pasta, conditela con la crema, cospargete con le mandorle tostate, una macinata di pepe e pappatevela!
E' sempre difficile districarsi nei rapporti umani, personalmente preferisco le persone chiare, schiette almeno non ci possono essere fraintendimenti, anche se a volta si rischia di essere un pò bruschi!
RispondiEliminaUn piatto che profuma di estate,mi piacerebbe prima o poi venire a trovarti...chissà!
buon we
Tanti anni fa, un mio caro amico mi disse che amare è un'arte, si riferiva ad un rapporto uomo/donna. Secondo me in maniera diversa và applicato anche ai rapporti umani. Mia cara,sono molto diretta, fa parte del mio carattere,anche se ho sempre usato le buone maniere;purtroppo, nel corso degli anni, ho imparato che la schiettezza non sempre è accolta e gradita dal tuo interlocutore. Cambio di rotta quindi,sempre sorridente, cortese e distante, anche se mi costa enormi sacirifici. Anch'io amo le erbe aromatiche e questa tua ricettina è da provare, molto fresca ed estiva. Salutoni e buon fine settimana. Fan
RispondiEliminaLe delusioni, ancorché dolorose, sono sempre gli archetipi illustrativi della consapevolezza, e i rapporti umani, come un'opera d'arte, sono atti creativi, la ricerca incessante del bello. Non se ne può fare a meno, anche quando il tasso di consapevolezza, appunto, è divenuto elevatissimo e il prodotto finito non ci soddisfa. Ma come si fa a rinunciarvi sapendo quanto già di straordinario c'è in quell'atto creativo che prescinde dal prodotto finito? Io una consapevolezza in più comunque l'ho maturata: stasera ai miei ospiti faccio la tua pasta, semplice ed efficace, ed anche bella (l'occhio vuole la sua parte). Conto di fare la mia porca figura. Un abbraccio Elisa.
RispondiEliminaChe buona!!!!
RispondiEliminaGrande post, devo provare!
RispondiEliminaLa cucina è anche la mia passione nei tuoi articoli si può anche vedere! Saluti